NON PERDERTI NIENTE
La scorsa settimana siamo arrivati fino in Oklahoma per presentarvi i lavori di Rebekah Campbell, oggi invece torniamo in Europa, più precisamente in Danimarca.
Il protagonista dell’intervista di oggi si chiama Esben e vive a Copenhagen. Le sue fotografie sono caratterizzate da questo suo amore per le cose semplici. Sono scatti intimi, delicati, focalizzati su particolari semplici ma di forte impatto emotivo.
Qui trovate una piccola selezione dei suoi lavori, ma potete scoprirne molti altri sul suo sito www.beechphotography.net o seguendolo su Flickr.
Prima però leggete quello che ci ha raccontato.
Presentati…
Mi chiamo Esben – classico nome danese/norvegese. Ho 27 anni, ma probabilmente ne avrò già 28 quando leggerete questa intervista. Sarà il mio compleanno tra qualche settimana. Sono nato e cresciuto in Danimarca e vivo nella capitale, Copenhagen, dove studio Cultura Moderna all’università.
La fotografia nella tua vita: come e perchè?
La fotografia è arrivata nella mia vita all’incirca quando avevo 22 anni. Ricordo di una discussione avuta con un mio amico riguardo l’attrezzatura fotografica. Lui è un grande fanatico della tecnologia e si parlò di tempi di posa più veloci e lenti più nitide. Gli disse che queste non sono cose importanti per un bravo fotografo e che la maggior parte della gente non sa mai che tipo di attrezzatura è stata utilizzata per realizzare un qualsiasi fotografia. Lui non era completamente d’accordo con me e io inizia a scattare con una vecchia Canon AE-1 per fargli vedere. Credo che nessuno di nui due avesse completamente ragione…
Non ho mai frequentato scuole o corsi di fotografia. Sono completamente autodidatta e sono molto fiero di esserlo.
Descrivi la tua attrezzatura.
In analogico scatto principalmente con una Canon 1V, ma a volte uso anche una Hasselblad 500CM per le fotografie in medio formato. Come compatte da portare sempre con me uso Bessa R3A e una Olympys mju II. Quando scatto in digitale invece utilizzo una Canon 6D.
Come descriveresti il tuo modo di scattare fotografie, il tuo stile?
Penso di avere un approccio di tipo diaristico. Voglio catturare tutte quelle piccole cose che rendono la vita molto di più. Le piccole cose che molte persone sembrano trascurare in questo mondo occidentale moderno e frenetico. Noi non prendiamo abbastanza tempo per noi stessi per apprezzare tutte le cose che prima ci aiutavano a rimanere tranquilli; i tramonti sono stati sostituiti dalla TV, il contatto visivo con messaggi di testo, buon cibo con spazzatura e così via. E nessuno sembra accorgersene. So che questo è un modo antiquato, molto nostalgico e forse un po’ vecchio di guardare le cose, ma questo è comunque quello che penso al riguardo quando le persone mi fanno questa domanda.
Dicci tre cose che ti piacciono senza pensarci troppo.
Tom Waits, buon cibo e vino e Hannibal – in questo momento sto seguendo la serie come se fosse un rituale.
Qual è attualmente il tuo più grande desiderio in ambito professionale?
Sono un pò al verde al momento, quindi realizzare un editoriale per un sacco de soldi sarebbe bellissimo…
Prima di salutarci, ci suggeriresti una canzone da ascoltare?
Certo! Che ne dici di questa versione live di This Must Be the Place dei Talking Heads…
LINKS/ www.beechphotography.net – Flickr