Milo Alterio | Fotografia

Milo Alterio, protagonista dell’intervista di oggi, è un fotografo autodidatta.

Spesso nelle sue fotografie ci troviamo davanti ad immagini apparentemente semplici, situazioni che fanno parte del nostro quotidiano, come un parcheggio pieno di auto, un aereo che vola nel cielo, un letto sfatto la mattina.  Quello che Milo riesce a cogliere, con il suo occhio fotografico, è quel dettaglio in più, quell’inquadratura particolare, che rende quell’immagine diversa, comunicativa.

Molte altre sue fotografie le trovate su www.miloalterio.com e sul suo Tumblr.

Ma prima leggete quello che ci ha raccontato.

Presentati:
Sono un fotografo di 32 anni. Vivo e lavoro a Napoli.

La fotografia nella tua vita: come e perchè?
Perchè la trovo il mezzo più adatto per esprimermi. Ho iniziato durante il periodo universitario. Non ho mai frequentato corsi che trovo inutili per come intendo la fotografia e per come molti intendono ed organizzano i corsi di fotografia oggi.

Descrivici il tuo “parco macchine” (fotografiche s’intende!).
Un mix di digitale e analogico. Usati con assoluta casualità.

Cos’è che ti spinge, in un determinato momento, a prendere in mano la macchina fotografica e a scattare?
La macchina fotografica è costantemente nella mia mano! Quindi la mia propensione verso lo scatto è fortemente agevolata. Non sono il fotografo che “aspetta l’attimo” ma nemmeno quello che lo costruisce.

Senza pensarci troppo:dicci tre cose che ti piacciono.
I concerti, i libri e le passeggiate.

Come descriveresti il tuo modo di fare foto, il tuo stile?
Iconico. Nel senso che tendo a realizzare immagini che possano funzionare da sole, anche quando c’è da raccontare una storia.


Cosa ti piacerebbe sperimentare in fotografia?
Qualche mese fa ho chiesto a Greenpeace di poter partire con una delle loro spedizioni in artico. Un reportage del genere al polo nord mi piacerebbe molto per diverse ragioni. Mi hanno detto che non sarà possibile per una serie di problemi burocratici e anche perché ci vuole una preparazione durissima, che io non ho.

Qual è, ad oggi, il tuo desiderio più grande in ambito professionale?
Il desiderio rimane quello di riuscire a “campare” (bene) di fotografia. Cosa che non succede con la giusta costanza.

Ci suggerisci una canzone da ascoltare alla fine di questa intervista?
A dancing Shell dei Wild Nothing.

Grazie a Milo per averci raccontato qualcosa di sè.

www.miloalterio.com – Tumblr

Written by: Gianna