Claudio Cannizzaro | Fotografia

Dopo qualche giorno di riposo, riprendiamo con le nostre Interviste.

Vi state iscrivendo in tanti al nostro gruppo Gianna Magazine su Flickr e sono tanti i fotografi interessanti che vi faremo conoscere mostrandovi i loro lavori.

Proprio oggi abbiamo fatto quattro chiacchiere con Claudio Cannizzaro.

Osservando le sue fotografie quello che salta subito all’occhio è lo stile un pò retrò: le atmosfere e le istantanee di vita, catturate quasi d’istinto, volendo sbilanciarci, ricordano quelle ritratte dai fotografi degli anni ’30-’50.

‪I sui lavori sono contraddistinti da un preciso e  allo stesso tempo “spensierato” equilibrio compositivo: ogni elemento sembra che stia esattamente nel posto in cui deve stare.

Di scatto in scatto, viene fuori un’ampia varietà di “sguardi”, legati sempre alla scena specifica e mai ripetitivi, quasi sempre giocati sul binomio “figura-sfondo” (che sia una deformazione dovuta ai suoi studi?).

Quelle che seguono sono solo alcuni dei suoi scatti, ma potrete vederne molti altri visitando il suo portfolio o il suo album su Flickr. Ma prima leggete cosa abbiamo scoperto…

Inizia con il dirci chi sei…

Mi chiamo Claudio, ho 26 anni e mi trovo a un passo (forse) dalla laurea in architettura. Sono nato a Palermo, ma momentaneamente vivo ad Aarhus, in Danimarca, dove mi faccio sfruttare come tirocinante. C’è di buono che mi offrono pranzo e cena (se si lavora fino a tardi).

©Claudio Cannizzaro
©Claudio Cannizzaro

La fotografia nella tua vita: perchè? 

Circa 5 / 6 anni fa cominciò a prendere piede la moda delle reflex digitali. Tutti diventavano fotografi da un momento all’altro. Ovviamente pure io, da buon modaiolo, mi feci coinvolgere dalla voga del momento.

La mia prima macchina è stata una Nikon 5d con il classico obiettivo “giocattolo”  18-55. Un anno dopo  mi capitò di guardare dentro una vecchia analogica Canon e mi sembrò tutto un altro mondo. Ho venduto il corredo digitale e con i soldi incassati acquistai una Contax RtsII e Il 50mm Carl Zeiss F1.4 (con cui continuo ad avere il feeling migliore).

Ho cominciato, come ho detto,  perchè lo facevano tutti. Poi ho scoperto che “fermare” il mondo in un rettangolo mi piace e mi fa sentire bene. Tutt’oggi continuo per questo.

©Claudio Cannizzaro
©Claudio Cannizzaro

Descrivici il tuo “parco macchine” 

Contax RtsII – Carl Zeiss 50mm f1.4 – Carl Zeiss 28mm f2 – Carl Zeiss 85 mm f1.4. Una Rollei XF 35 che uso come giocattolo per scatti spensierati.

©Claudio Cannizzaro
©Claudio Cannizzaro
©Claudio Cannizzaro
©Claudio Cannizzaro

Come descriveresti il tuo modo di fare foto?

Non saprei. C’è che a volte una serie di cose si allineano e io per fortuna ho una macchina in mano.

©Claudio Cannizzaro

Senza pensarci troppo: dicci tre cose che ti piacciono.

Nuotare, le grigliate in terrazza e Lugi Tenco.

©Claudio Cannizzaro

Ci suggerisci una canzone da ascoltare alla fine di questa intervista?

“Coltiverò l’ortica” de Il Pan del diavolo (di cui oggi esce finalmente il nuovo album, Piombo, polvere e carbone!)

©Claudio Cannizzaro

Visita il suo portfolio o il suo album su Flickr.

Written by: Gianna